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Vicoli bui (A Carmelina)

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La foto è di Massimo Pisa, condivisa dalla rete.

Quel sottopasso mi è tornato in mente
fulmine in cielo quando c'è il sereno
luce improvvisa che sveglia i ricordi
e sei tornata bimba all’improvviso
acqua argentina che rinfresca il viso.

Quella tua voce mi ritorna a volte
diafana, confusa tra i tuoi monti,
quelle fughe serali nel silenzio
a rubare una carezza ardita
quella passione dove è mai finita?

Nel buio sfioro ancora le tue mani
giovani e dure, del sapor di terra,
riprovo anch’io quei semplici tremori
che tu provavi per la trasgressione,
ritrovo fresca ancora la passione.

Dove sarà finita la tua vita?
Sapessi quante volte t’ho pensato
quegli attimi ricerco ma non trovo
nell’indice d’un libro ormai invecchiato
con le scritte che il tempo ha cancellato.

Spesso risento l’eco d’una voce
che ancor mi chiama col mio primo nome
ma io nulla più salvo, sol conservo
qualche ricordo che mi spezza il cuore
confuso tra la folla e il suo clamore.

Ma tu ancor ci sei, col dolce viso
che illuminava il buio della notte
col batticuore che avvertivo a tratti
quando a me ti stringevi nel silenzio
di quelle notti che non passan mai
e ancor oggi sei qui con i miei guai.

Salvatore Armando Santoro

(Boccheggiano 11.11.2019 – 9,20)

 Salvatore Armando Santoro - 29/03/2020 00:04:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

A MARINA PACIFICI

Primi affetti che rimangono dentro. Solo un bel ricordo e qualche tenero abbraccio e qualche bacio scambiato al buio di androni che poi ho ritrovato in rete. Niente di più. Ma il tremore di quel tempo ogni tanto lo raffronto con gli "amori indecenti" che poi ho avuto in seguito e sinceramente mi fanno tenerezza e mi suscitano tanta malinconia nell’animo.

 Marina Pacifici - 27/03/2020 09:26:00 [ leggi altri commenti di Marina Pacifici » ]

Versi di struggente nostalgia. Una poesia molto bella e sentita, di un lontano amore, dove il ricordo si fa luce nella notte del presente.
A rileggerti.

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